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Bioetica per l’uomo

domingo, 9 de agosto de 2009

Bioetica per l’uomo

Progetto di ricerca di bioetica e biodiritto promosso dall’Università della Basilicata

Redazione
giuseppemario.pizzuti@tin.it
pizzuti@unibas.it
Newsletter n.1 – gennaio 2007

Presentazione del Magnifico Rettore

Saluto con particolare soddisfazione la prima presentazione del progetto di ricerca, promosso dall’Università della Basilicata, su bioetica e biodiritto, sintetizzato nella tematizzazione del Il diritto di non sapere, in quanto ‘specifico dell’uomo bioetico’. Mi auguro di poter offrire ben presto alla comunità scientifica una informazione completa sulle prime articolazioni del progetto, in particolare del previsto convegno sulla mappatura del genoma umano.
Prof.Antonio Mario Tamburro

Perché questa newsletter

La realizzazione di questa newsletter, a cura della Cattedra di Bioetica afferente al corso di laurea in Biotecnologie dell’Università della Basilicata, scaturisce dalla duplice esigenza
-di dare evidenza alla attività scientifica e didattica in questo campo specifico, a cura della Università lucana, quale unico centro di ricerca scientifica – in ambito di bioetica e biodiritto - presente nella Regione,
-di inserire la riflessione bioetica elaborata nei diversi momenti dell’attività universitaria nel dibattito e nel confronto della comunità scientifica, in costante dialogo con altri centri universitari di ricerca bioetica e biogiuridica,
-di offrire ogni possibile collaborazione e sinergia con le istituzioni della Regione Basilicata, in particolare in ambito medico, giuridico, educativo.


Una prospettiva bioetica in positivo

La prospettiva di fondo in cui si colloca la riflessione bioetica di cui si farà portatrice questa newsletter, è eminentemente positiva: siamo infatti convinti che aver impostato e condotto il dibattito bioetico, soprattutto in Italia, in termini di netta e spesso forte contrapposizione polemica non si sia rivelato fecondo a livello scientifico e culturale, né abbia ‘educato’ al dialogo, nella accezione più alta e forte del termine, le diverse e fortemente diversificate posizioni di pensiero bioetica presenti nel nostro paese.
Siamo d’altra parte convinti che la prima e più forte provocazione che la bioetica pone all’uomo contemporaneo si dispieghi in modo prioritario in termini del tutto positivi: di fronte alla sfida delle biotecnologie, egli è chiamato ad essere sempre più pienamente se stesso, proiettato in un destino di vita sempre più piena, in cui lo spazio delle limitazioni (si badi, non dei limiti), del dolore, della morte sia ristretto sempre di più. Questa prospettiva rinvia incessantemente sia alla antropologia teologica della Genesi (e non delle filosofie ellenistiche, travasate soprattutto con la mediazione di Agostino nel pensiero cristiano), sia a una indilazionabile ricognizione della ‘filosofia dell’uomo’ almeno a partire dal pensiero della modernità fino ai nostri giorni: con particolare riferimento alla dimensione della corporeità e al rapporto mente-cervello. Non accenniamo nemmeno, per ragioni di spazio, alle enormi implicazioni della riflessione bioetica nell’ambito della teologia, del diritto, della dottrina politica e dello Stato: sono aspetti che troveranno larga attenzione in questa newsletter.
Nella nostra prospettiva, il problema prioritario che s’impone è dato dalla collocazione e dalla conseguente auto-comprensione dell’uomo nel contesto del totalitarismo (bio)tecnologico, sintetizzabile in una domanda carica di futuro: cosa vogliamo potere?


Progetto di bioetica e biodiritto dell’Università della Basilicata

Il 6 novembre u.s., in occasione del periodico incontro con parlamentari e autorità della regione Basilicata, il Magnifico Rettore prof.Antonio Mario Tamburro ha presentato un progetto di Bioetica, a livello di Ateneo, di cui di seguito diamo una nota informativa.


Una bioetica per l’uomo

progetto di ricerca di bioetica e biodiritto patrocinato dal Magnifico Rettore Prof.Antonio Mario Tamburo e coordinato dalla Cattedra di Bioetica [Prof.Giuseppe Mario Pizzuti]
Un forte incremento alla programmazione della ricerca scientifica costituisce l’irrinunciabile condizione di un deciso rilancio del nostro Ateneo nella comunità scientifica e universitaria sia nazionale che europea, e non a caso si colloca tra gli impegni primari e caratterizzanti del programma del nuovo Rettore Prof.Antonio Mario Tamburro.
a. Per una serie di motivazioni che hanno posto la bioetica al centro di una vivissima attenzione sociale, politica e istituzionale nel nostro Paese, oltre che per l’oggettiva, straordinaria importanza che le problematiche di bioetica e biodiritto rivestono nel dibattito culturale contemporaneo, nella promozione di un progetto di ricerca in area bioetica e biogiuridica è stato individuato uno dei più urgenti e qualificanti impegni della ricerca di questa università.
b. Si tratta di un progetto che viene costruito e definito in sinergia con altre università e che ha il suo tratto specifico in una impostazione interculturale, legata a una prospettiva eminentemente positiva della bioetica, essendo ormai acquisito che una continua esasperante contrapposizione polemica – particolarmente in ambito culturale italiano – si è rivelata sterile e deviante. Puntando su un ripensamento delle coordinate culturali in cui collocare la ricerca bioetica, la tematica di fondo del progetto è stata individuata nella tematizzazione dello specifico dell’uomo bioetico nella affermazione del diritto di non sapere; il che implica un radicale ripensamento della collocazione dell’uomo moderno nel contesto del totalitarismo bio-tecnologico, non più in termini di esecrazione e di moralistiche ansietà, bensì nei termini di una domanda fondamentale: che cosa vogliamo potere?
c. Sulla base di questa impostazione culturale, che si dispiegherà in una serie di ricerche settoriali, l’articolazione del progetto si declina in alcuni aspetti fondamentali:

1. Inserimento pieno della bioetica universitaria nel sistema sanitario regionale, offrendo un adeguato contributo scientifico alle strutture della sanità regionale:
a. comitato regionale di bioetica,
b. comitato etico delle unità sanitarie,
c. attività di formazione e di aggiornamento in materia bioetica e biogiuridica del personale medico e paramedico.

2. Organizzazione di un Convegno annuale su tematiche bioetiche e biogiuridiche con la partecipazione di relatori di livello internazionale e pubblicazione dei relativi Atti, da inviare ai maggiori centri universitari di ricerca bioetica, con i quali sviluppare e approfondire le relazioni e i rapporti già in atto,

3. mediante la realizzazione di una Newsletter, il cui numero 0 uscirà entro il corrente anno 2006.

4. Creazione di una sezione di bioetica nella biblioteca ed emeroteca dell'università

5. Il primo convegno, da realizzare nel 2007, potrebbe investire la tematica, decisiva del dibattito filosofico e della problematica bioetica di oggi, che collega l'enigma-Auschwitz agli sviluppi più recenti della ricerca bioetica, per giungere a fare il punto sugli ultimi sviluppi relativi alla mappatura del genoma umano.
6. La logica immanente a questo tipo di progetto, per sua natura di tipo inter-facoltà, promosso e realizzato a livello di Ateneo, sembra esigere in proiezione la realizzazione - eventualmente in collaborazione con altre università - di un Dottorato di ricerca in bioetica e eventualmente di Master, di livelli differenziati.


Cattedra di Bioetica del Corso di laurea in Biotecnologie
Prof.Giuseppe Mario Pizzuti
Corso ufficiale di Bioetica
a.a.2006-07
Argomento del corso:
Il diritto di non sapere: lo specifico dell’uomo bioetico
con particolare riferimento agli sviluppi della genetica contemporanea
1. Una ‘nuova’ prospettiva bioetica
2. Il modello culturale a monte delle biotecnologie: che cosa vogliamo potere? Biotecnologie oppure totalitarismo biotecnologico?
3. Strutture etiche e criteri per la formulazione di un giudizio bioetico nella prospettiva dell’uomo pensato non come ‘essere’ ma come ‘ libertà originaria’
Parte monografica:
Medicina predittiva e diritto di non sapere

-percorso storico e prospettive della genetica contemporanea: la dittatura dei geni tra genoma e postgenoma
-diagnosi genetica pre-impianto
-problematiche bioetiche e biogiuridiche relative ai ‘test genetici’
-genetica del comportamento: le attuali conoscenze sulla genetica in ambito psicologico e psichiatrico: i disturbi cognitivi, le sindromi psicopatologiche, i disturbi della personalità
-la libertà umana alla luce delle neuroscienze
-possibili criteri per una revisione dello statuto epistemologico e metodologico della medicina contemporanea
-aspetti biogiuridici del rapporto medico-paziente
Approfondimenti specifici in prospettiva bioetica e biogiuridica:
– Lo zigote 2N (ootide) può considerarsi vita embrionale?
- Fecondazione artificiale e crioconservazione degli embrioni
- Sindrome da iperstimolazione ovarica

Bibliografia di riferimento
-Dispense delle lezioni
-Rose, Il cervello del XXI secolo, Torino, Codice edizioni 2005
-Habermas, Il futuro della natura umana. I rischi di una genetica liberale, Torino, Einaudi 2002
-Pizzuti, Il diritto di non sapere: lo specifico dell’uomo bioetico, Pubblicazioni dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Napoli, La città del sole 2006

Nota

Este es un espacio para compartir información, la mayoria de los materiales no son de mi autoria, se sugiere por tanto citar la fuente original. Gracias

Perfil

Mi foto
Medellín, Antioquia, Colombia
Magister en Filosofía y Politóloga de la Universidad Pontificia Bolivariana. Diplomada en Seguridad y Defensa Nacional convenio entre la Universidad Pontificia Bolivariana y la Escuela Superior de Guerra. Docente Investigadora del Instituto de Humanismo Cristiano de la Universidad Pontificia Bolivariana. Directora del Grupo de Investigación Diké (Doctrina Social de la Iglesia). Miembro del Grupo de Investigación en Ética y Bioética (GIEB). Miembro del Observatorio de Ética, Política y Sociedad de la Universidad Pontificia Bolivariana. Miembro del Centro colombiano de Bioética (CECOLBE). Miembro de Redintercol. Ha sido asesora de campañas políticas, realizadora de programas radiales, así como autora de diversos artículos académicos y de opinión en las áreas de las Ciencias Políticas, la Bioética y el Bioderecho.

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